Per il momento la Germania ha deciso di negare all’Ucraina i jet: dopo il dispiegamento delle truppe russe la situazione è tesa.
Il conflitto tra Russia e Ucraina prosegue, ed in seguito all’invasione dello spazio aereo della Moldavia da parte dei missili russi si teme un’offensiva su larga scala. Sarebbero sorte delle indiscrezioni che riferiscono che il Cremlino avrebbe iniziato a inviare navi e sottomarini muniti di armi nucleari tattiche offensive nel Mar Baltico.
Inoltre avrebbe anche dispiegato una fila di caccia al confine. Alla luce di queste nuove indiscrezioni, anche Berlino ha deciso di rivedere la sua decisione di inviare forniture militari all’Ucraina che comprendono i jet.
Secondo quanto riferito dal ministro della Difesa della Germania, al momento la fornitura di jet militari a Kiev “non è al centro dell’attenzione per ora”. Le affermazioni emergono in occasione di un’intervista all’emittente Ard. Pistorius poi dice: “Se il cielo sopra l’Ucraina rimarrà sicuro per i prossimi tre o quattro mesi, allora potremo parlare di tutti i passi successivi”. Per il momento, la priorità è la difesa dello spazio aereo.
Da diverse settimane l’Ucraina ha chiesto l’invio di caccia F-16 di matrice americana, poco dopo l’annuncio giunto in merito ai Leopard 2. Attualmente le truppe di Kiev dispongono dei Mig-29 ucraini. Questi possiedono una tecnologia militare del tutto differente rispetto ai caccia F-16: per questo motivo potrebbe anche essere difficile addestrare adeguatamente in tempo le truppe a maneggiare questo tipo di armamenti.
Il dispiegamento delle truppe da parte di Mosca
Nel frattempo sorge l’allarme spiegamento truppe da parte di Mosca: una tattica del genere non avveniva dai tempi della guerra fredda. Secondo un funzionario degli Stati Uniti “è assolutamente chiaro che abbiamo una breve finestra di tempo per aiutare gli ucraini a prepararsi per un’offensiva e che essi hanno necessità abbastanza specifiche”.